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Come il potere si riflette sui corpi.

Ecco le mie piccole strategia di sopravvivenza in un mondo patriarcale e distorto.

Il nostro fare esperienza nell’ambiente che ci circonda significa avere un coinvolgimento in esso a tutti i livelli (intellettuale, fisico ed intuitivo). In un mondo gerarchico che ci porta sempre più all’isolamento invece il controllo della mente prevale troppo spesso sulle sensazioni che ci vengono dalla sfera dell’intuitivo (la più vitale per l’apprendimento). Quando la risposta all’ambiente avviene a livello intuitivo l’intelligenza viene liberata. L’intuitivo può reagire solo nel tempo presente, dell’immediato-adesso.

Il primo passo per fare esperienze e crescere è avvertire la LIBERTA’ PERSONALE: prima di poter fare esperienza dobbiamo sentirci libere di farlo, ciò che cerchiamo è il contatto con l’ambiente.

Ma il nostro semplice accedere all’ambiente purtroppo viene troppo spesso interrotto dal bisogno di un commento favorevole da parte di un’AUTORITA’ RICONOSCIUTA.

Oppure l’ambiente viene esplorato attraverso i sensi in modo disequilibrato se non schizofrenico: la vista (computer, schermi, pubblicità, cinema, luci al neon etc…) prevale spesso sul tatto, sul gusto, sull’udito, per non parlare dell’olfatto.

Nella nostra cultura approvazione/disapprovazione è diventato il regolamento dominante: la scoperta di sé ed altre caratteristiche esplorative tendono ad atrofizzarsi e cercando di vivere attraverso gli occhi degli altri perdiamo la capacità intuitiva.

L’approvazione e la disapprovazione derivano dall’autoritarismo e il linguaggio dell’autoritarismo va costantemente fustigato.

Tratto da Viola Spolin.