Vai al contenuto

Come reagire all’ansia prima di un colloquio di lavoro?

Ecco le mie piccole strategie di sopravvivenza in un mondo patriarcale e distorto.

Qualche settimana fa sono andata a fare un provino a Cinecittà per un film americano. Ero molto preparata ma come mi succede spesso, prima di entrare,dietro la porta è salita l’ansia. Grazie ad alcuni esercizi di improvvisazione dove si imparano a riconoscere GLI STATUS DI POTERE TRA LE PERSONE E SI GIOCA A CAMBIARLI (anche velocemente attraverso la gestione del corpo e della voce) ho potuto gestire la situazione in modo consapevole ma soprattutto reagendo in modo divertito alla prova, insomma improvvisando!

La casting (colei che sceglie gli attori) sin dall’inizio ha cercato di mettermi in una posizione di subordinazione ed ha voluto rimarcare il suo potere. In che modo? Al posto di accogliermi nella stanza, spiegare il lavoro da fare e gli obbiettivi comuni (normalmente gli attori ad un provino vengono aiutati dai casting con dei chiarimenti sul testo per favorire l’interpretazione, aiutano con il ripasso della memoria ecc… ) senza neanche guardarmi negli occhi mi ha subito dato un ordine CON UN TONO DELLA VOCE ALTO E SGARBATO: “Mettiti davanti alla telecamera”. Il suo linguaggio verbale e corporeo palesava l’intenzione insomma di farmi sentire a disagio ed in una posizione di inferiorità.

Ecco alcune CARATTERISTICHE del linguaggio che possono trasmettere PREVARICAZIONE, FRETTA E VOGLIA DI RIMARCARE IL POTERE:

  1. Tono della voce alto e sgarbato
  2. Gesti di comando (esempio: dito che con forza indica un luogo dove l’altro deve posizionarsi)
  3. Lunghe pause di silenzio che creano imbarazzo e attesa
  4. Gambe larghe, busto dritto.
  5. Testa ferma immobile che non si muove.
  6. Occhi fissi, come a scrutare l’altro.

Tutto questo avrebbe potuto aumentare la mia ansia, ma al contrario l’ha placata perché attraverso il teatro ho imparato a giocare con i giochi di potere. Se quello era il suo gioco quale poteva essere il mio?UNA STRATEGIA PER ME INVINCIBILE E’ “PRENDILA CON IRONIA”. Perché l’ironia spiazza e nello stesso tempo affascina tutti. Non c’è miglior modo che ribaltare il linguaggio dell’altro in modo lasciarlo senza punti di riferimento. Ho fatto il contrario di quello che lei avrebbe potuto aspettarsi: al posto di agitarmi, affannarmi ed annuire mi sono presa i miei tempi (con pause attraverso il linguaggio verbale) e spazio (attraverso il linguaggio preverbale) e soprattutto mi sono mostrata ironica e vogliosa di mettermi alla prova.

Davanti a un datore di lavoro antagonista e non collaborativo CONSIGLIO QUESTE STRATEGIE PER OTTENERE FORZA E LAVORARE MEGLIO:

  1. Reagire con ironia per livellare il potere.
  2. Usare un tono della voce alto e sicuro.
  3. Il volto limpido come uno specchio d’acqua.
  4. Buttarsi nella sfida con entusiasmo
  5. Prendersi il proprio tempo di risposta. (Le pause danno forza e potere)

So che è difficile non essere sopraffatti dall’ansia (soprattutto se è il lavoro dei sogni e il datore di lavoro stronzo) ma ricordiamoci che, se ci siamo preparati adeguatamente, l’unica cosa che dobbiamo fare è avere voglia di buttarsi nella sfida con entusiasmo e coraggio perché l’esperienza di vita e crescita è innanzitutto nostra. Un corso teatrale serve a questo… Vi chiederete come è andato il provino? Il punto non è questo.

La base imprescindibile per un buon incontro di lavoro è l’atteggiamento collaborativo e di ascolto da entrambe le parti. Chi non lo ha, a mio avviso, perde a prescindere.  Secondo voi cosa significa essere forte?